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ALGERIA TOURS/DETOURS. Un focus sul cinema algerino, le sue rivolte passate e contemporanee.

Nell’ambito del festival Detour on the Road 2015 il Cineclub Detour (Via Urbana 107) propone un focus sul cinema algerino, le sue rivolte passate e contemporanee a cura di Aude Fourel, con la collaborazione di Moïra Chappedelaine-Vautier, Nabil Djedouani e Donatello Fumarola. Sarà un’occasione per scoprire il cinema  dei giovani dell’Accademia di Belle Arti di Algeri, protagonisti e testimoni della nascita politica di una generazione inquieta e insubordinata, oltre alle pellicole di  René Vautier, il regista di “Afrique50” proiettato da GRIOT qualche settimana fa, e poi Tariq Teguia, Tarek Sami, Karim Loualiche, Lucie Dèche.

Ecco il programma:

DETOUR ON THE ROAD FILM FEST 2015 ALGERIA TOURS/DETOURS
Un focus sul cinema algerino, le sue rivolte passate e contemporanee.

A cura di Aude Fourel. Con la collaborazione di Moïra Chappedelaine-Vautier, Donatello Fumarola, Nabil Djedouani

Tutti i film sono in versione originale con i sottotitoli in italiano.

MERCOLEDì 18 NOV (I parte)
h 20.30 Thwara Zanj (Rivoluzione Zanj) di Tariq Téguia
(2013, Algeria/Francia/Libano/Qatar. 116′)
“Attraverso il mio cinema cerco di proporre degli strumenti di lotta, delle armi”, Tariq Teguia.
Un giornalista algerino, mentre segue i conflitti interni nel sud dell’Algeria, ritrova casualmente le tracce delle antiche e dimenticate rivolte contro il califfato degli Abbasidi, avvenute in Iraq tra l’VIII e il IX secolo. L’utopia della rivoluzione pan-araba lo conduce a Beirut, la citta che un tempo era il simbolo delle speranze e delle lotte di tutto il mondo arabo. Storia di rivoluzioni, di un amore impossibile, di incontri mancati e di cose che si avvicinano e allontanano. Rivoluzione Zanj di Tariq Teguia è un cinema che scava nel passato lontano, per far riaffiorare energie presenti e che crea uno spazio nuovo fra il documentario e l’inchiesta storica.
A seguire incontro con Donatello Fumarola, fondatore di Zomia Cinema. Nel corso della serata, presentazione del libretto Ai rivoluzionari di Algeria e degli altri paesi, pamphlet allegato all’edzione DVD del film, un raro testo uscito alle soglie della guerra d’Algeria, scritto dall’Internazionale Situazionista fondata da Guy Debord e mai pubblicato in Italia. In collaborazione con Zomia Cinema.

DOMENICA 29 NOV (II parte)
h 19.30 Buffet di benvenuto
h 20.00 Infidjart degli Studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Algeri (2015, Algeria. 40′)
ANTEPRIMA ASSOLUTA
Séquence 01.Image fixe010Infidjart è il nome del movimento di lotta degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Algeri, iniziato il 15 marzo 2015. Il film racconta questi mesi di rivendicazioni, di sciopero della fame, di azioni artistiche e di incontri con i politici per far ritrovare agli studenti uno spazio di libertà nella loro scuola, nella loro città, nella loro epoca. È la nascita politica di una giovane generazione inquieta e insubordinata. A guardare la tes
timonianza diretta della loro gioiosa militanza senza compromessi, ci torna in mente… una risata che vi seppellirà.
 
h 21.30 Avoir 20 ans dans les Aurès di René Vautier (1972, Francia. 90′).
affiche20ansIntroduce Aude Fourel.
Aprile 1961. Sulla catena montuosa delle Aurès, nell’est dell’Algeria, un commando dell’esercito francese, composto di coscritti bretoni, affronta un gruppo dell’Armata di Liberazione Nazionale. I soldati riescono a fare un prigioniero, ma uno di loro, maestro di scuola nella vita civile, rimane ferito durante l’assalto e ripercorre gli eventi degli ultimi mesi: la loro opposizione alla guerra in Algeria che li ha condotti in un campo di punizione per insubordinati, il loro capo che li ha trasformati, da giovani bretoni antimilitaristi a cacciatori di fellagha (i combattenti anti-colonialisti algerini), pronti a uccidere. Tutti tranne Nono… Questo film è un’immersione nelle contradizioni della guerra d’Algeria e dell’animo umano. Elogio della disobbidienza civile, il film disobbedisce anche a tutte le convenzioni formali del cinema: combinando cinema militante attivista e cinema sperimentale di performance, immerge gli attori in situazioni di conflitto attestate da storie vere e testimonianze raccolte, lasciandoli liberi di scegliere e reagire. Avoir vingt ans dans les Aurès trasforma vent’anni di lotta anticoloniale in cinema sperimentale libertario.
VENERDI 11 DICEMBRE (III parte)
Introduce le proiezioni Aude Fourel
h19.30 Buffet di benvenuto
h 20.00 Le peuple en marche, Regia collettiva (1962, Algeria. 50′)
ANTEPRIMA ITALIANA
Sotto la direzione di René Vautier, direttore del Centro Audiovisivo di Algeri, giovani registi algerini puntano le loro cineprese sul passato, sul presente e sul futuro che sognano per l’Algeria. Speranze nutrite di socialismo. Un’Algeria nuova, liberata dal giogo dei colonizzatori, in marcia verso l’avvenire e la sua ricostruzione. È il primo film dell’Algeria indipendente.
A seguire collegamento Skype con i registi
A seguire collegamento Skype con gli studenti dell’Accademia di Algeri.
h 21.30
Chantier A di Tarek Sami, Karim Loualiche e Lucie Dèche (2013, Algeria/Francia. 102′)
ANTEPRIMA ITALIANA

Il film racconta il viaggio del co-regista Karim Loualiche e il suo rientro in Algeria dopo dieci anni di assenza. Un ritorno a casa non semplice. Mentre girovaga per l’area costiera di Kabylia, riaffiorano i ricordi di una casa che brucia e le ragioni della sua partenza. Il documentario e la finzione si mescolano dando forma una nuova entità: un’Algeria personale modellata dalla Storia e dalla Memoria.