Pubblicato il

Incontro con Colette Kitoga Habanawema, testimone di una guerra dimenticata


Sabato 11 Luglio, alle ore 19.00: Colette Kitoga Habanawema, psicoterapeuta congolese, testimone di una guerra dimenticata, parla della situazione dei bambini soldato nel Sud Kivu e Nord Katanga (Congo).
Colette Kitoga Habanawema si occupa da anni di accoglienza e recupero psicologico di ex bambini-soldato in Congo, area del Kivu in RDC (Repubblica Democratica del Congo). Laureata del Gemelli, medico e psicoterapeuta a Bukavu, Colette pratica una terapia adattata alle realtà delle popolazioni traumatizzate dalla guerra nelle province congolesi del Sud Kivu e del Nord Katanga, tormentate dalla guerra civile. Dal 1999 è coordinatrice del Centro di cure mediche e psicologiche alle vittime di guerra “Mater Misericordiae” di Bukavu. Nel 2005 l’UNICEF Italia l’ha premiata per il suo instancabile impegno umanitario nei confronti dei tanti bambini che come Johnny Mad Dog dello scrittore congolese Emmanuel Dongala sanno lottare come adulti ma conservano tracce di dolcezza e di ingenuità che aprono squarci di commozione e speranza nella cruda realtà della guerra. Quella guerra che ha sconvolto il Congo dal 1998 al 2003 e ha visto schierati da una parte, insieme al Congo, l’Angola, la Namibia, lo Zimbabwe, e dall’altra, il Rwanda, il Burundi e l’Uganda. Così crudele e sanguinaria (sono stati oltre tre milioni i morti) da essere definita “guerra mondiale africana”.

Colette é una donna di 48 anni, laica, di straordinaria consapevolezza, lucida e pacata, partecipe delle sofferenze del suo popolo, che ci parla del Kivu, la sua regione, un territorio naturalmente ricchissimo, “uno scandalo geologico”, afferma, dove però lo sfruttamento delle risorse gronda sangue. Racconta che una volta uno dei bambini ospiti del Centro faceva scorrere tra le dita la terra e si stava impolverando. “Guarda come ti sporchi inutilmente”, gli disse, ed egli rispose “é per questa terra che ci uccidono: questa polvere rende tutti ricchissimi, ma noi siamo poverissimi”. Da questa terra scura, dove è presente il coltan, provengono i cellulari e componenti dei computer, delle play station. Estratti dall’Intervista di Maria Cristina Buschi, Formazione e Sviluppo, Università Cattolica del Sacro Cuore di ROMA, Gennaio 2003.