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Presentazione del "Diario di Samira Khalil. Parole dall'assedio" (2019, MREditori)

Mercoledì 11 dicembre alle 18.30, GRIOT ospita la presentazione del “Diario di Samira Al-Khalil. Parole dall’assedio”, curato da Yassin al-Haj Saleh e pubblicato da MREditori. Insieme a Yassin al-Haj Saleh ci saranno Sami Haddad, docente di lingua araba e, insieme a Giovanna De Luca, traduttore del libro e Fouad Roueiha, giornalista ed esperto di Medioriente.  

Questo diario emerge da Duma sotto assedio un anno dopo il sequestro della sua autrice, Samira. Lo riceve il marito, Yassin. E’ costituito da fogli non numerati. Non contiene solo brevi ricostruzioni dei fatti di gravità mondiale che accadevano a Duma sotto lo sguardo indignato di Samira, contiene momenti di vita sottratta al silenzio della storia, racconti di una realtà rimossa e il ritratto dei tre orchi che hanno distrutto la Siria per non cambiare il mondo: il terrorismo nichilista, il terrorismo di stato e il terrorismo internazionale dell’acquiescente indifferenza. Il diario è stato curato da Yassin al-Haj Saleh, marito di Samira, dissidente e scrittore siriano.

Samira al-Khalil, dissidente siriana e attivista, dal 1987 al 1991 è stata detenuta per opposizione al regime siriano. Dopo la sua liberazione ha aperto una casa editrice, ha lavorato per sostenere le famiglie dei detenuti e le donne di Douma, dove ha aperto due centri di aiuto. E’ stata rapita il 9 dicembre del 2013 dal Center for the Documentation of Violations di Douma, da allora non si hanno più avute sue notizie.

Yassin al-Haj Saleh, è uno dei più importanti dissidenti politici al regime di Bashar al-Asad. Dal 1980 al 1996 è stato in carcere per la sua affiliazione al Partito Comunista Siriano; quando è uscito ha iniziato a scrivere su argomenti politici, sociali e culturali relativi alla Siria e al mondo arabo per diversi giornali arabi non siriani. Dopo lo scoppio della Rivoluzione ha vissuto due anni nascosto a Damasco. Dal 2017 vive a Istanbul e continua a scrivere; ha vinto molti premi internazionali per il suo attivismo in favore della pace e della democrazia.